Annuario TV

Annuario della TV

Il valore dei generi in Prime Time

Nel grafico viene ricostruito il contributo medio in ascolti (AMR, average minute ratings) di 4 macro-aggregazione di genere, senza distinzione di editore, nei tre periodi che caratterizzano l’annualità 2020-21, ovvero autunno, “strenne” e primavera. I dati analizzati si riferiscono al prime time delle reti generaliste. I macro-generi sono così aggregati: sport (che comprende gli eventi live e le rubriche sportive), informazione (che comprende i telegiornali, le rubriche dei tg, le rubriche religiose, gli speciali, l’informazione parlamentare, le inchieste di natura giornalistica), fiction e film (che comprende tutto il contenuto scripted) e intrattenimento (che comprende l’universo dell’unscripted). Partendo dall’analisi del primo periodo (autunno), si nota come il macro- genere più rilevante come contributo in ascolti sia lo sport (con un AMR di 2.683.000) indubbiamente trainato dalle competizioni di calcio (Uefa Nations League e Uefa Champions League in primis), seguito dall’intrattenimento (con un AMR di oltre 2.224.000), in tutte le sue declinazioni (Game show, Talk show, Talent show, Reality show ecc.). In terza posizione l’informazione (AMR di 1.831.000), che ha sicuramente avuto, in questo periodo dell’annualità 2020-21, un peso specifico molto importante e un appeal di primo piano. Si livella su un AMR di 1.240.000 l’ultimo macro-genere considerato, ovvero fiction/film. Rispetto alle strenne, l’intrattenimento (AMR di 2.385.000) e l’informazione (AMR di 2.290.000) si confermano i macro-generi più rilevanti, con uno stacco considerevole sullo sport e fiction/film. Da ultimo, guardando il periodo primaverile, lo sport torna a essere il macro-genere centrale (AMR di 2.881.000), prendendo linfa soprattutto dalle competizioni di calcio maschile, seguito dall’intrattenimento (AMR di 2.299.000), dall’informazione (AMR di 1.910.000) e da fiction/film (AMR di 1.410.000). A tal riguardo, quest’ultimo macro-aggregato appare, in linea generale, sicuramente meno tonico rispetto ai generi più “caldi” già citati dell’intrattenimento e dell’informazione.